LA TENEREZZA DI DIO di Don Carlo rocchetta

La tenerezza di Dio

E’ iniziato poi il viaggio in cui ci ha condotto don Carlo ogni momento, nella tenerezza di Dio, nel cuore di Dio, per trasformare i nostri cuori di pietra incuori di carne. La dolcezza dell’amore di Dio porta in noi la spiritualità del cuore e lo fa diventare un cuore che ama, accoglie e perdona. La spiritualità dell’ascolto porta ad ascoltare Dio per ascoltare l’uomo, con la sapienza che nasce dagli occhi della fede, nasce dall’amore e conduce all’amore e va oltre l’immediato. La sapienza dell’amore è essenziale per tutti noi.

La tenerezza nuziale può raggiungere vertici altissimi, il fondamento della mistica nuziale è riscoprire la tenerezza che è armonia e sinfonia d’amore.

Il ritiro spirituale ha seguito l’approfondimento di tre momenti

1 LA SCELTA DELLA TENEREZZA COME PROGETTO DI VITA

La scelta del matrimonio è percorribile dagli sposi che si sentono accolti dalla tenerezza amante di Dio e si lasciano portare da questa tenerezza verso le più alte cime della perfezione dell’amore. Il percorso di coppia è un viaggio nella tenerezza nuziale.

Quando una coppia è in crisi, si susseguono 4 passaggi:

1 la caduta dell’idealizzazione iniziale,

2 la stagnazione,

3 la frustrazione,

4 la freddezza emotiva.

E’ importante far riscoprire a queste coppie la tenerezza che rimanda alla nostra identità profonda che è essere immagine e somiglianza di Dio, è un modo di amare ed essere amati, è comunicazione affettiva, accoglienza, dono, amabilità, intimità relazionale. Fare della tenerezza un progetto di vita di coppia, sentirsi amati e apprezzati: lei deve sentirsi amata da lui così può apprezzarlo, lui si sente apprezzato e può amarla.

Il NOI degli sposi, frutto dell’io e del tu, è il primo figlio della coppia.

La vera tenerezza è sentirsi nel cuore di Dio, un Dio che è Padre con un cuore di Madre. Per la sua misteriosa divinità Dio è Padre ma con la tenerezza amando diventa Madre (Sal 27,10 Sal103, 13-14 Mt 7, 9-11 Ger 31, 20 Os 11,8 Is 49, 14-16 Is 66,12b-13).

2 I LINGUAGGI DELLA TENEREZZA

Quale il linguaggio per un felice viaggio nuziale?

Ci sono 7 comportamenti che predicono la crisi:

1 asprezza

2 negatività

3 disprezzo

4 difesa/attacco

5 ostruzionismo

6 emotività stressante

7 senso di fallimento.

I loro contrari sono:

1 dolcezza

2 positività

3 ascolto empatico

4 comunicazione

5 caduta dei muri

6 ricerca del bene

7 fiducia.

Importante è il linguaggio delle carezze per ri innamorarsi ogni giorno. Carezza da carus, prezioso, la carezza è un linguaggio di riconoscimento, fa sentire bene l’altro amato, apprezzato “tu sei preziosa ai miei occhi, io ti stimo e ti amo” Is 43,4.

Nella coppia ognuno dei due ha diritto alle carezze, sono essenziali, decisive per il futuro della coppia.

Possono essere:

1 verbali

2 gestuali

3 comportamentali, simboliche.

Le carezze hanno anche un significato sacramentale: sono un messaggio di perdono, sono un segno della dolcezza di Dio, di comunione amante in Dio amore e sono Grazia dello Spirito Santo.

3 EROS E TENEREZZA: UN BINOMIO INDISSOLUBILE PER GLI SPOSI

Come armonizzare in unità eros e tenerezza, sessualità e cuore, passione e romanticismo. Come collegare l’intimità nuziale con l’amore trasfigurato. Intimità come armonia e tenerezza, il gesto sessuale come incontro interpersonale da cuore a cuore da anima ad anima. La coppia deve evitare due polarità estreme, il materialismo sessuale e lo spiritualismo asessuato. L’amore di Dio (agape) come dono dello spirito che trasforma l’amore degli sposi e la loro stessa intimità in Grazia e benedizione. L’agape è l’amore di Dio che discende in noi. La Grazia del Sacramento nuziale li innesta nell’amore di Cristo e della Chiesa. Grazia come amore di Dio che trasfigura l’eros degli sposi e la loro stessa tenerezza e trasforma la nuzialità in segno di benedizione di Dio. Tutto questo è possibile sotto il segno dello Spirito Santo, dono del Signore Gesù agli sposi, perché sappiano vivere l’intimità come benedizione di Dio per loro. “E’ lo spirito santo che fa sbocciare la carità sacerdotale dei mariti e la materna tenerezza delle mogli”. Lo Spirito Santo è il soffio amante del Padre e del Figlio, in grado di condurre gli sposi a ri innamorarsi a ogni stagione del loro viaggio nuziale.

dontonino

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