Sei Cristiano ?

SEI CRISTIANO?

Ma davvero in Italia siam tutti cattolici?

è stato scritto un libro interessante:

Il Vangelo secondo gli Italiani
con il sottotitolo: Fede, potere, sesso.
Quello che diciamo di credere e quello che veramente crediamo

Riportiamo qualche tratto da una recensione:

In Italia non c’è nessuno scisma. Nessun cattolico senza papa. I numeri parla­no da soli: l’88 per cento degli italiani si dice cattolico. L’80 per cento è favore­vole a mantenere il crocifisso nelle aule scolastiche e negli uffici pubblici. L’8 per mille va alla Chiesa mediamente in misura dell’85 per cento. Su queste basi, si potrebbe immaginare che una maggioranza schiacciante degli italiani sia pronta a uniformarsi alle sollecitazioni del Vaticano, per esempio in materia di fedeltà coniugale e di impiego dei contraccettivi. Ma su questo i numeri non ci giungono in soccorso. In Italia ci si sposa sempre meno, e sempre meno con rito religioso. Il numero dei divorzi è quadruplicato in 25 anni, sono cresciute le cop­pie di fatto e i figli nati fuori dal matrimonio.

Siamo forse atei praticanti? Neanche questo è vero. Un sondaggio della fonda­zione tedesca Bertelsmann su 21 mila cittadini europei ha assegnato agli italiani la palma della religiosità. L’85 per cento degli intervistati dichiara di credere in Dio, il 67 è convinto che ci sia una vita oltre la morte, il 55 addirittura va a mes­sa almeno una domenica al mese e il 47 prega una volta al giorno. In Occidente «un senso del sacro così diffuso e radicato si riscontra soltanto in Polonia, Spa­gna e Stati Uniti».

Dunque possiamo concludere che l’indifferenza sulle direttive della Chiesa coe­siste con la «persistenza di un forte sentimento del sacro». Ma è dentro que­sto sentimento che dobbiamo guardare. Perché c’è di tutto. Secondo Sergio Luzzatto appare diffusa una forma di credenza senza appartenenza», un senti­mento che porta a sentirsi persino «più autenticamente cristiani quando si di­sobbedisce al Vaticano che quando gli si obbedisce».

Gli autori parlano di una religiosità Ikea, una religione fai da te, in cui ognuno sceglie cosa credere e cosa praticare con incoerenze, specialmente nel campo del sesso, della politica, della solidarietà…

Nel documento di preparazione al Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazion , si dice:

“Varie Chiese particolari conoscono non solamente l’allontanamento dei fedeli, a causa della poca fede, dalla vita sacramentare e dalla prassi cristiana, alcuni addirittura potrebbero essere inseriti nella categoria dei non credenti

Dirsi o essere Cristiani

Gesù ci mette in guardia da una religiosità a parole e lontana nei fatti.

Mt 721Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. —In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. —Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.

—Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roc­cia. —Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si ab­batterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla

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roccia. —Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sab­bia. —Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si ab­batterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande”.

Leggiamo nella lettera dell’apostolo Giacomo (Gc 2, 14 ss):

14

A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le ope­re? Quella fede può forse salvarlo? – la fede: se non è seguita dalle ope- 18

re, in se stessa è morta. —Al contrario uno potrebbe dire: “Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede”.—Tu credi che c’è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! —Insensato, vuoi capire che la fede senza le opere non ha valore? -Infatti come il corpo senza lo spiri­to è morto, così anche la fede senza le opere è morta.

S.Ignazio di Antiochia, martire all’inizio degli anni 100 dichiarava:

“E1 meglio essere cristiano senza dirlo che proclamarlo senza esserlo.”

Si può essere cristiani senza conoscere Cristo?

Noi lo conosciamo?

  • la sua persona divina e la sua natura anche umana?
  • il suo amore?
  • il suo messaggio di vita, di gioia, di salvezza?
  • il Vangelo?
  • la sua vita come modello?
  • la sua presenza con noi?

Sentiamo bisogno di accrescere sempre la nostra formazione culturale, la nostra forma fisica, le nostre prestazioni atletiche, le nostre competen­ze professionali.

Per la conoscenza di Cristo ci crediamo già arrivati.

I Musulmani studiano a memoria il Corano.

Quanti di noi della Bibbia abbiamo letto almeno integralmente i vangeli?

Abbiamo frequentato il catechismo della prima comunione, non tutti an­che quello della Cresima. Poi per molti è stato un vuoto.

Come se la nostra cultura si fosse fermata alla scuola elementare. Scrive Benedetto XVI nella prefazione al catechismo Youcat:

“Alcune persone mi dicono che il catechismo non interessa la gioventù odierna; ma io non credo a questa affermazione e sono sicuro di avere ragione. Essa non è così superficiale come la si accusa di essere; i giovani vogliono sapere in cosa consiste davvero la vita. Un romanzo criminale è avvincente perché ci coinvolge nella sorte di altre persone, ma che po­trebbe essere anche la nostra; questo libro è avvincente perché ci parla del nostro stesso destino e perciò riguarda da vicino ognuno di noi.

Per questo vi invito: studiate il catechismo! Questo è il mio augurio di cuore. Questo sussidio al catechismo non vi adula; non offre facili solu­zioni; esige una nuova vita da parte vostra; vi presenta il messaggio del Vangelo come la «perla preziosa» (Mt 13, 45) per la quale bisogno dare ogni cosa. Per questo vi chiedo: studiate il catechismo con passione e perseveranza! Sacrificate il vostro tempo per esso! Studiatelo nel silenzio della vostra camera, leggetelo in due, se siete amici, formate gruppi e reti di studio, scambiatevi idee su Internet. Rimanete ad ogni modo in dialogo sulla vostra fede!

Dovete conoscere quello che credete;

dovete conoscere la vostra fede con la stessa precisione con cui uno specialista di informatica conosce il sistema operativo di un computer; dovete conoscerla come un musicista conosce il suo pezzo; sì, dovete essere ben più profondamente radicati nella fede della generazione dei vostri genitori, per poter resistere con forza e decisione alle sfide e alle tentazioni di questo tempo.

Avete bisogno dell’aiuto divino, se la vostra fede non vuole inaridirsi come una goccia di rugiada al sole, se non volete soccombere alle tenta­zioni del consumismo, se non volete che il vostro amore anneghi nella pornografia, se non volete tradire i deboli e le vittime di soprusi e violenza”.

Paolo dotto ebreo osservante o cristiano?

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Fil 3, 3 … noi, che celebriamo il culto mossi dallo Spirito di Dio e ci vantia­mo in Cristo Gesù senza porre fiducia nella carne, 4sebbene anche in essa io possa confidare… 5circonciso all’età di otto giorni, della stirpe d’Israe­le, della tribù di Beniamino, Ebreo figlio di Ebrei; quanto alla Legge, fari­seo; 6quanto allo zelo, persecutore della Chiesa; quanto alla giustizia che deriva dall’osservanza della Legge, irreprensibile.

7Ma queste cose, che per me erano guadagni, io le ho considerate una 8

perdita a motivo di Cristo. 8Anzi, ritengo che tutto sia una perdita a mo­tivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per gua­dagnare Cristo 9ed essere trovato in lui, avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo…, —nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti.

Cristiano o ciceroniano?

San Girolamo, il più grande studioso e traduttore della Bibbia del 4° se­colo, mentre era appassionato lettore di Cicerone e dei classici latini, in un sogno-visione si sentì interpellare: “Tu sei cristiano? Sei ciceroniano” Allora capì che doveva lasciare di darsi corpo ed anima a studi profani e si dedicò alla Scrittura. In seguito soleva dire:

L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo.

Tu sei cristiano? E ti manca il tempo per conoscerlo, parlargli, amarlo?

Una fede IKEA

una libera scelta tra le parole di Dio?

Giov 5, —Gesù allora disse a quei Giudei che gli avevano creduto: “Se rima­nete nella mia parola, siete davvero miei discepoli;

conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”.

Lc 21, —Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

Eb 13, Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio. Considerando attentamente l’esito finale della loro vita, imitatene la fede.

Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre!

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9 Non lasciatevi sviare da dottrine varie ed estranee

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Giac 1,—Poiché chiunque osservi tutta la Legge, ma la trasgredisca anche in

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un punto solo, diventa colpevole di tutto; —infatti colui che ha detto: Non commettere adulterio, ha detto anche: Non uccidere. Ora se tu non com­metti adulterio, ma uccidi, ti rendi trasgressore della Legge.

Gv 3,16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, per­ché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. —Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.

—Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condan­nato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.

—E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malva­gie. —Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. —Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio”.

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Apoc 22, —A chiunque ascolta le parole della profezia di questo libro io di­chiaro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio gli farà cadere addosso i fla- 19

gelli descritti in questo libro; —e se qualcuno toglierà qualcosa dalle parole di questo libro profetico, Dio lo priverà dell’albero della vita e della città santa, descritti in questo libro

Gesù dice così, ma…

una interpretazione di comodo del vangelo?

San Pietro (2 PT: 1), “ —Infatti, vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole artificiosamente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza. —Egli infatti ricevette onore e gloria da Dio Padre, quando giunse a lui questa voce dalla maestosa gloria: “Questi è il Figlio 18

mio, l’amato, nel quale ho posto il mio compiacimento”. —Questa voce noi l’abbiamo udita discendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte. —E abbiamo anche, solidissima, la parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l’attenzione come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e non sorga nei vostri cuori la stella del matti- 20

no. —Sappiate anzitutto questo:

nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione,—poiché
non da volontà umana è mai venuta una profezia,
ma mossi da Spirito Santo parlarono alcuni uomini da parte di Dio”.

San Francesco di Assisi voleva regolarsi secondo

il Vangelo “sine glossa”, senza spiegazioni che ne snaturino la forza e le esigenze.

San Paolo , Col, 2 esortava così i Cristiani

6Come dunque avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui cammina­te, 7radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, 8

sovrabbondando nel rendimento di grazie. -Fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradi­zione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo.

Rm 12, 2Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.

Le voci del mondo o la parola di Dio?

C’è il rischio di voler conformare il vangelo al nostro mondo, o alla nostra
condotta invece di oler conformare il mondo e la condotta al Vangelo

Divorzio:     Lc 16 —Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un’al­

tra, commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, com­mette adulterio.

Mc 10, 2Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domanda­vano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. 3Ma egli rispose lo­ro: … 6 dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina; 7 per questo l’uo­mo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie 8 e i due divente­ranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne.9Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto”. —A casa, i discepoli lo in­terrogavano di nuovo su questo argomento. —E disse loro: “Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; —e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio”.

Aborto, eutanasia Ripetuto nella Bibbia:(£s. 20,13; Dt 5,17; Dan 15,53, Mt 19,18…) il comando :      “Tu non ucciderai

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Dal salmo 139, 3 Sei tu, o Dio, che hai creato le mie viscere

e mi hai tessuto nel seno di mia madre.

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  1. Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo.
  1. Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra.
  1. 16            Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi e tutto era scritto nel tuo libro;

i miei giorni erano fissati, quando ancora non ne esisteva uno.

  1. Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande il loro numero, o Dio;18 se li conto sono più della sabbia, se li credo finiti, con te sono ancora.

Negli scritti dei Padri Apostolici (Scrittori che hanno potuto conoscere gli apostoli) il messaggio contro l’aborto si fa esplicito:

Lettera di Barnaba (scritta tra il 70 e il 130) Amerai il tuo prossimo più della tua vita. Non procurerai aborto e non ucciderai il bimbo dopo la sua nascita. Non ti disinteresserai di tuo figlio e di tua figlia, ma insegnerai loro il timore di Dio fin dalla fanciullezza.

Didaché (scritta tra il 70 e il 150) cap 5° 1. “La via della morte invece è questa: prima di tutto essa è maligna e piena di maledizione: omicidi, adultèri, concupiscenze, fornicazioni, furti, … non riconoscono il loro creatore, uccisori dei figli, sopprimono con l’aborto una creatura di Dio… Guardatevi, o figli, da tutte queste colpe”.

Castità e rapporti omosessuali

1 Cor, 9Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adùlteri, né depravati, né sodomi­ti, —né ladri, né avari, né ubriaconi, né calunniatori, né rapinatori eredi- 11

teranno il regno di Dio. —E tali eravate alcuni di voi! Ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cri­sto e nello Spirito del nostro Dio.

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—”Tutto mi è lecito!”. Sì, ma non tutto giova. “Tutto mi è lecito!”. Sì, ma

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non mi lascerò dominare da nulla. —”I cibi sono per il ventre e il ventre per i cibi!”. Dio però distruggerà questo e quelli. Il corpo non è per l’im- 14

purità, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. —Dio, che ha risusci­tato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza. 15

—Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai! —Non sapete che chi si unisce alla prostituta forma con essa un cor­po solo? I due – è detto -diventeranno una sola carne. —Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. —State lontani dall’impurità! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà all’impurità, pecca contro il proprio corpo.—Non sapete che il vostro cor­po è tempio dello Spirito Santo, che è in voi? Lo avete ricevuto da Dio e voi non appartenete a voi stessi. —Infatti siete stati comprati a caro prez­zo: glorificate dunque Dio nel vostro corpo!

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1 Tess, 4, 3Questa infatti è volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dall’impurità, 4che ciascuno di voi sappia trattare il proprio corpo con santità e rispetto, 5senza lasciarsi dominare dalla passione, come i pagani che non conoscono Dio; 6che nessuno in questo campo offenda o inganni il proprio fratello, perché il Signore punisce tutte que­ste cose, come vi abbiamo già detto e ribadito. 7Dio non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione. 8Perciò chi disprezza queste cose non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo santo Spirito.

Sono cristiano ma non bigotto

La messa, i sacramenti… cose inventate dai preti…

Eppure c’è un comandamento di Dio: Ricordati di santificare le feste che nel libro dell’esodo suona così:

Es 20, 8Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. 9Sei giorni lavore­rai e farai ogni tuo lavoro; -ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te.

Gesù frequentava il sabato nella sinagoga, dove si leggeva la parola di Dio: Lc 4, —Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere.

I Cristiani ben presto sostituirono al sabato la domenica, il primo giorno della settimana, secondo gli Ebrei, il giorno del sole secondo i Romani, e, insieme alla lettura della bibbia, si cibavano del corpo e sangue di Cristo , come lui aveva ordinato

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Lc 22: 19, —Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicen­do: “Questo è il mio corpo, che è dato per voi;

fate questo in memoria di me“.

1 Cor 11, —Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pa­ne —e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: “Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me“. —Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: “Questo calice è la nuova al­leanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memo­ria di me“.—Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al cali­ce, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga. —Perciò chiun­que mangia il pane o beve al calice del Signore in modo indegno, sarà

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colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. —Ciascuno, dunque, esa- 29

mini se stesso e poi mangi del pane e beva dal calice; —perché chi man­gia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la pro­pria condanna.

Nell’Apocalisse abbiamo il nome domenica (il giorno del Signore):

Ap 1 , Io, Giovanni, … 10 Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che dice- 11

va:—”Quello che vedi, scrivilo…”.

Plinio attestava intorno al 112 (Epist. 10, 96, 7) l’uso dei Cristiani di riu­nirsi in un giorno stabilito, cantando un carme a Cristo, come Dio e ciban­dosi di un cibo innocente…

E San Giustino martire, (morto intorno al 160), parla della celebrazione eucaristica, secondo lo schema ora in uso, e precisa: ,

I Ap, LXVII. 7. Ci raccogliamo tutti insieme nel giorno del Sole, poiché questo è il primo giorno nel quale Dio, trasformate le tenebre e la mate­ria, creò il mondo; sempre in questo giorno Gesù Cristo, il nostro Salvato­re, risuscitò dai morti…

Ma nella lettera agli Ebrei già allora l’autore sacro esortava e lamentava

Ebr 10, —Prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone. —Non disertiamo le nostre riunioni, co­me alcuni hanno l’abitudine di fare, ma esortiamoci a vicenda…

Per tutto c’è tempo, non abbiamo tempo per Dio?

La confessione l’hanno inventata i preti?

Giov 20, —La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giu­dei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: “Pace a voi!”. —Detto que­sto, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Si­gnore. —Gesù disse loro di nuovo: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato 22

me, anche io mando voi”. —Detto questo, soffiò e disse loro: “Ricevete lo 23

Spirito Santo. —A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati”.

Su questa parola di Gesù, anche i sacerdoti, anche il Papa si confessano.

Non tradiamo Don Bosco

Né possiamo dirci figli di Don Bosco, salesiani, animatori, educatori oratoriani, se rifiutiamo noi e non incoraggiamo confessione e comu­nione: che per don Bosco sono “le colonne” del suo sistema educativo. Senza di esse crolla tutto…

Io mi regolo secondo la mia coscienza…

La coscienza non è la luce, ma si apre alla luce della ragione e della fede, Suppone una sincera ricerca della verità e del bene.

Non si può ridurre ad affermare: secondo me è così.

E secondo Dio?

Sei Tu o Gesù la verità?

Puoi disinteressarti dell’insegnamento della Chiesa “colonna e soste­gno della verità” come è chiamata nella Bibbia ( 1 Tim, 3,15)?

Puoi fare a meno, anche senza averli letti, dei documenti del Successore di Pietro a cui Gesù ha detto: (Mt 16,19)”Qualunque cosa legherai sulla terra sarà legata nei cieli e qualunque cosa scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli” ?

Una religione vale l’altra.

Le varie religioni possono essere viste come

tentativi umani di raggiungere Dio, anche se a volte vi si sono mescolati errori e deviazioni. La religione Ebraica e quella Cristiana la vediamo invece come un

tentativo di Dio di raggiungere l’uomo.

Tutti hanno il dovere di cercare la verità, e chi la cerca e opera con giusti­zia e onestà intellettuale è accetto a Dio, che lo salverà, sempre per i me­riti di Cristo, unico Salvatore.

Atti 4, —Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo. —In nessun altro c’è salvezza;

non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è
stabilito che noi siamo salvati”.

Catechismo della Chiesa Cattolica 1281_Coloro che subiscono la morte a causa della fede, i catecumeni e tutti gli uomini che, sotto l’impulso della grazia, senza conoscere la Chiesa, cercano sinceramente Dio e si sforzano di compiere la sua volontà, possono essere salvati anche se non hanno ricevuto il Battesimo.87

Concilio Vaticano II Dignitatis humanae

“Anzitutto, il sacro Concilio professa che Dio stesso ha fatto conoscere al genere umano la via attraverso la quale gli uomini, servendolo, posso­no in Cristo trovare salvezza e pervenire alla beatitudine. Questa unica vera religione crediamo che sussista nella Chiesa cattolica e apostolica, alla quale il Signore Gesù ha affidato la missione di comunicarla a tutti gli uomini, dicendo agli apostoli: « Andate dunque, istruite tutte le genti battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, inse­gnando loro a osservare tutto quello che io vi ho comandato » (Mt 28,19­20). E tutti gli esseri umani sono tenuti a cercare la verità, specialmente in ciò che concerne Dio e la sua Chiesa, e sono tenuti ad aderire alla veri­tà man mano che la conoscono e a rimanerle fedeli…

La verità, però, va cercata in modo rispondente alla dignità della persona umana e alla sua natura sociale: e cioè con una ricerca condotta liberamente, con l’aiuto dell’insegnamento o dell’educazione, per mezzo dello scambio e del dialogo con cui, allo scopo di aiutarsi vicendevolmente nella ricerca, gli uni rivelano agli altri la verità che hanno scoperta o che ritengono di avere scoperta; inoltre,

una volta conosciuta la verità, occorre aderirvi fermamente

con assenso personale…

Di fronte a una conoscenza della verità del mistero di Cristo, che i Cristia­ni sono tenuti ad annunziare al mondo, si è responsabili se la si rifiuta :

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Mc 16, —Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non aveva­no creduto a quelli che lo avevano visto risorto. —E disse loro: “Andate in 16

tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. —Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.

Tante domande rimangono nel cuore dei credenti…

Eppure ci fidiamo di Dio, Verità che non può sbagliarsi e
amore che non può ingannarci

Talvolta, come il padre dell’indemoniato del Vangelo (Mc 9, 24) saremo spintia gridargli: “Credo; aiuta la mia incredulità!” Altre volte ci consoliamo pensando: Un giorno vedremo

1 Cor 13, —Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in modo imper­fetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciu-

to…

Amo Cristo, non la Chiesa…

Davanti a tali affermazioni della Bibbia:

Ef 5, —Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, —per ren­derla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, —e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata.

o a queste parole dette a Pietro

Mt 16, —E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. —A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”.

o a queste parole che Gesù dice ai 72 che ha mandato ad annunziare il Regno di Dio Lc 10, —Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi di­sprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato”.

o a queste parole dette agli Undici, dopo la risurrezione

Giov 20, —Gesù disse loro di nuovo: “Pace a voi! Come il Padre ha man­dato me, anche io mando voi”,

Ci sentiremo di non amare colei che Cristo ama, di disprezzare Dio che
attraverso la Chiesa ci parla, di rifiutare chi Gesù ha mandato,
di rischiare di non entrare nel Regno di Dio?

La chiesa, sposa di Cristo siamo noi

Siamo degni dell’amore di Gesù? Cosa abbiamo fatto per rendere bella la sua sposa? I nostri peccati non l’hanno deturpata?

  • Eppure tanti preti e nella storia tanti papi.
  • tanti santi e tanti peccatori. Come noi…

Infallibilità non è impeccabilità: anche Pietro ha peccato… Certo lo scandalo dei preti e della gerarchia è una ferita più grave. Scrive a questo proposito ai giovani Papa Benedetto XVI: “Vorrei ancora darvi un ultimo consiglio: sapete tutti in che modo la comunità dei credenti è stata negli ultimi tempi ferita dagli attacchi del male, dalla penetrazione del peccato all’interno, anzi nel cuore della Chiesa. Non prendete questo a prete­sto per fuggire il cospetto di Dio; voi stessi siete il corpo di Cristo, la Chiesa! Portate il fuoco intatto del vostro amore in questa Chiesa ogni volta che gli uo­mini ne hanno oscurato il volto. «Non siate pigri nello zelo, lasciatevi infiamma- 14

Non ho tempo

re dallo Spirito e ser­vite il Signore» (Rm 12, 11).

di Michel Quoist

Sono uscito, Signore, fuori la gente usciva.

Camminavano e correvano tutti. Correvano per non perdere tempo, correvano dietro al tempo, per riprendere il tempo, per guadagnare tempo!…

“Arrivederci, signore, scusi, non ho il tempo.

Ripasserò, non posso attendere, non ho il tempo.

Termino questa lettera perché non ho il tempo.

Avrei voluto aiutarla, ma non ho il tempo.

Non posso accettare, per mancanza di tempo.

Non posso riflettere, leggere, sono sovraccarico, non ho il tempo”.

Vorrei pregare, ma non ho il tempo.

Tu comprendi, Signore, non ho il tempo.

Lo studente, ha il suo studio

e tanto lavoro, non ha tempo… più tardi…

Il giovane fa dello sport, non ha tempo… più tardi…

Lo sposo novello deve arredare la casa, non ha tempo… più tardi…

I genitori hanno i bambini, non hanno tempo… più tardi…

I nonni hanno i nipotini, non hanno tempo… più tardi…

Sono malati! Hanno le loro cure,

non hanno tempo… più tardi…

Sono moribondi, non hanno… troppo tardi!… non hanno più tempo!…

Così gli uomini corrono tutti dietro al tempo, o Signore, passano sulla terra correndo, frettolosi, precipitosi, sovraccarichi, impetuosi, avventati… e non arrivano mai a tutto, manca loro il tempo, nonostante ogni sforzo, manca loro il tempo, anzi manca loro molto tempo.

Signore, Tu hai dovuto fare un errore di calcolo.

V’è un errore generale: le ore sono troppo brevi, i giorni sono troppo brevi, le vite sono troppo brevi!

Tu, che sei fuori del tempo, sorridi, o Signore, nel vederci lottare con esso, e Tu sai quello che fai!

Tu non Ti sbagli quando distribuisci il tempo agli uomini: doni a ciascuno il tempo di fare quello che Tu vuoi che egli faccia. Ma non bisogna perdere tempo, sprecare tempo, ammazzare il tempo. Perché il tempo è un regalo che Tu ci fai, ma un regalo deteriorabile, un regalo che non si conserva.

Signore, ho tempo, ho tutto il tempo mio, tutto il tempo che Tu mi dai:

gli anni della mia vita, le giornate dei miei anni, le ore delle mie giornate, sono tutti miei. (Continua)

A me spetta riempirli, serenamente, con calma, ma riempirli tutti, fino all’orlo, per offrirTeli, in modo che della loro acqua insipida Tu faccia un vino generoso, come facesti un tempo a Cana per le nozze umane.

Non Ti chiedo, oggi, o Signore, il tempo di fare questo e poi ancora quello;

Trova il tempo

di madre Teresa di Calcutta

Trova il tempo di pensare

Trova il tempo di pregare

Trova il tempo di ridere

È la fonte del potere

È il più grande potere sulla Terra

È la musica dell’anima.

Trova il tempo per giocare

Trova il tempo per amare

ed essere amato

Trova il tempo di dare

È il segreto dell’eterna giovinezza

È il privilegio dato da Dio

La giornata è troppo corta per es­sere egoisti.

Trova il tempo di leggere Trova il tempo di essere amico Trova il tempo di lavorare E’ la fonte della saggezza E’ la strada della felicità E’ il prezzo del successo.

Trova il tempo di fare la carità E’ la chiave del Paradiso.

(Iscrizione trovata sul muro della Casa dei Bambini di Calcutta.)

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