TENEREZZA E VITA CONIUGALE
TENEREZZA E VITA CONIUGALE
31 gennaio 2016
I. Premessa.
Papa Francesco ha iniziato il suo Pontificato con uno sguardo sulla misericordia di Dio, tanto che ha, fortemente voluto, il giubileo della Misericordia. Tra le tante cose che ci ha detto una riguarda un grido rivolto agli sposi: « Sposi, non abbiate paura della tenerezza. Dio è tenerezza. Voi siete tenerezza. I vostri figli sono tenerezza. Lasciatevi trasformare dalla Divina Tenerezza. Non c’è difficoltà o crisi di coppia che non possa essere superata quando si riscopre la tenerezza di Dio e ci si lascia plasmare da essa».
II. ESSERE FELICI. IL SOGNO DI OGNI COPPIA.
Essere felici: è il sogno di ogni coppia? E non potrebbe essere diverso: L’Amore, con la «A» maiuscola, desidera la felicità. Il problema è come questo sogno si possa realizzare concretamente. Due risposte: legarla all’esteriorità ad es: soldi, sistemazione economica, evasioni o divertimenti; oppure Legarla a valori più profondi del rapporto uomo donna. La vostra esperienza in questo è chiara, se fate un esame di coscienza vedrete che o è questa o è quella.
Già avete sperimentato che ricercare la propria felicità significa compiere una scelta egoistica, perché è come se dicesse al partner: il motivo per cui mi sono sposato con te non è l’amore che nutro per te, ma la mia realizzazione personale. Qui il coniuge è visto solo come uno strumento, un mezzo per raggiungere il mio obiettivo non c’è dialogo, ma solo la mia affermazione. In questa situazione non c’è nessuna felicità solo stanchezza noia.
Invece il patto degli sposi è un impegno a due, orientato ad accettare l’altro, perché si senta libero di essere ciò che è, e lo sia. Ci si sposa per cercare innanzitutto la felicità dell’altro anzi più è autentico questo desiderio, più il matrimonio è autentico e indirizzato verso la felicità dei due.
Dopo tanti anni è giusto chiedersi “la persona che ho incontrato e sposato è una persona che non mi lascia solo, ma mi è vicino, anche se sbaglio.” Mi sono impegnato a far emergere la sua parte migliore? Mi ricordo che l’amore coniugale è il superamento dell’io e l’esperienza reciproca del dono e dell’accoglienza dell’altro? Insomma sono passato dal chiedermi“che cosa mi da Lei/Lui, perché io sia felice? al che cosa sto facendo io, perché lui / lei sia felice?” Non ricerca del mio bene,che sarebbe puro egoismo ma desiderio e bene dell’altro. Mi ricordo che è il dono che Dio Padre mi ha fatto perché insieme potessimo realizzare la nostra felicità?
III. LA TENEREZZA
Il Papa parlava di «Tenerezza», il sentimento della tenerezza è decisivo per la felicità della coppia. L’infelicità della coppia comincia quando tra i due non c’è più tenerezza e subentra la solitudine, la monotonia, la competizione, l’aggressività, il vuoto spirituale.
E’ necessario educarsi alla tenerezza, cioè a far emergere dall’altro ciò che ha dentro cioè il bisogno di sentirsi amato e di sentire di amare.
La tenerezza segue tre direzioni:
1. Sentire di essere amati,
2. Sentire di amare,
3. Lasciarsi coinvolgere dall’Infinita Tenerezza che è Dio e che si dona a noi in ogni istante.
Tante volte lo abbiamo detto, Non basta essere amati, ma bisogna saperlo, sentirselo dire. E’ il sentire che si trasforma in risposta amante e te ne accorgi perché l’altro è più dolce e la dolcezza contraddistingue l’armonia della coppia. Quando due sposi si guardano così profondamente, sperimentano il modo di guardarci di Dio, che si fa dono nei nostri confronti. Egli ci dona Lo Spirito Santo che altro non è che la Divina Tenerezza effuso nei nostri cuori che ci permette di cambiare il cuore di pietra in un cuore di carne e rende capaci gli sposi di amarsi come Cristo ama la Chiesa.
Solo guardando a Gesù e lasciandovi plasmare dal dono del suo Spirito, sarete in grado di sperimentare di quanta tenerezza c’è nel vostro amore.
Il sacramento delle nozze, è per gli sposi il dono della tenerezza di Dio, la stessa che ha permesso al Signore di sposarsi con la nostra umanità. Ricordate Gesù sulla Croce? L’evangelista dice: li amò sino alla fine. Il sacramento delle nozze è questo dono che gli sposi ricevono di amarsi fino alla fine.
La felicità degli sposi, è direttamente proporzionale a quanto sapranno far crescere tra loro e in loro la «forza dell’umile amore» su ciò che è l’opposto cioè l’orgoglio e la presunzione. Solo se si tiene fisso lo sguardo sulla tenerezza, essa vincerà e non permetterà a nessuno di infrangere l’amore degli sposi. E’ necessario, però, lasciarsi afferrare da Dio – Amore e seguirlo con costanza, senza mai scoraggiarsi.
DOMANDE:
1) Che cos’è la tenerezza nella nostra vita di coppia?
2) Mi sto sforzando di cercare il tuo bene? O sono ancora ripiegato su di me?